Filottrano è un comune di quasi 10.000 abitanti nella provincia di Ancona al confine con la provincia di Mcerata.
Il paese è abbracciato da poderose mura che risalgono al periodo medievale, mura che racchiudono, al loro interno, suggestivi scorci e strette viuzze.
L’immagine principale per chi entra a Filottrano è quella del corso del popolo con sullo sfondo l’Arco e la Filottrano dello sviluppo settecentesco; da menzionare lungo questo corso anche il palazzo settecentesco casa di Carlo Olivi, un filottranese che mori nel 1917, pilota di aerei e compagno di guerra di Francesco Baracca; un altro tassello forse un pò meno conosciuto della storia di Filottrano dei secoli passati.
Il paese offre un centro storico a base medioevale e perfino una torre dodecagonale ancora abitata ma con evidente trionfo settecentesco. Dal Palazzo Comunale dl XVI secolo che oltre lo scalone d’onore fino al 1935 ospitava il teatro cittadino, fino al reticolo di palazzi nobiliari adornati da raffinati portali. In quegli anni nei teatri di tutta Europa trionfava il filottranese Giovani Carestini , massimo interprete di Georg Friedrich Händel.
La tradizione di questa città sacra e profana vuole che da queste parti sia passato il “Poverello d’Assisi” e che abbia mansito un lupo: c’è una frazione che si chiama proprio Canta Lupo; sul versante profano c’è la “Contesa dello Stivale”, antica storia di attaccamento al Campanile: i nemici osimani fuggirono dopo uno scontro abbandonando uno stivale; i filottranesi se ne impadronirono e lo conservarono come cimelio da disputarsi ogni anno con una corsa che si celebra la prima domenica di agosto.
Da Filottrano partono molte memorie: una da citare è sicurament la memoria di un filottranese acquisito, un signore che ai primi dell’ottocento dalla lontana Bergamo arrivò a Filottrano, si chiamava Costantino Beltrami.
L’esploratore Beltrami – A Costantino Beltrami le Marche piacquero subito, in particolare gli piacque la contessa Giulia dei Medici, bella e colta; tra i due si consolidò un legame forte, compatibile con l’essere lei sposata con il conte Girolamo Spada. Quando lei morì di tisi lui per la disperazione lasciò il borgo e partì per le americhe. A San Luis gli affidarono rilievi cartografici. Risalì con due copagni il Mississipi per cercarne le sorgenti in terre dove un bianco non era mai arrivato.
Dopo un po gli altri decisero di tornare ma Costantino proseguì da solo sempre più a Nord fino alle terre dei Sioux; ne apprese la lingua, ne capì la cultura, li rispettò. Loro lo portarono dove sorge il grande fiume e l’esporatore battezzò quel laghetto “Giulia”, come la sua bella contessina. Di quel viaggio resta un diario: “La scoperta delle sorgenti del Mississipi”, per la prima volta un libro scritto da un bianco che trattava gli indiani come portatori di una diversa cultura e non come selvaggi. A quel volume si è ispirato l’autore di “L’ultimo dei Moicani”.
Restano anche gli oggetti raccolti nel Museo Beltami a Filottrano, creatura di Glauco Lucchetti Gentiloni (il muso è proprietà privata visitabile solo su appuntamento).
Di ritorno dalla sua avventura ai confini dell’impossibile, 4.000 chilometri a piedi, a cavallo ed in canoa, Beltrami scelse di restare a Filottrano, con i suoi cimeli di viaggio, il suo dizionario inglese/sioux ed il suo ricordo di Giulia. Morì nel 1855; lo stato del Minnesota gli ha intitolato una Contea.
Filottrano è luogo importante nella storia d’Italia, in particolare per la storia della seconda Guerra Mondiale; da queste parti si è combattuta una battaglia che ha segnato una svolta in quell’anno lontano, l’estate del 1944. C’è un museo che la ricorda: il “Museo della Battaglia“, aperto tutti i sabati mattina, fuori orario solo su prenotazione.
La battaglia di Filottrano è una finestra su una pagina essenziale di storia; in quei dieci giorni di scontri si aprì agli alleati ed al corpo italiano di liberazione la strada verso il porto di Ancona, snodo logistico essenziale per l’avanzata degli alleati.
La battaglia di Filottrano comincia con un episodio di rara ferocia: il 30 giugno del ’44, dieci cittadini innocenti vengono presi dai nazisti e fucilati senza motivo, nemmeno come rappresaglia; poi cominciano gli scontri. Da sud arrivano i polacchi e gli italiani della Divisione Nembo.
Sul colle del paese erano barricati i nazisti ben armati ed appoggiati dai carri armati. Si combattè all’Imbrecciata verso Villa Cento Finestre, a Casa Polenta verso Montoro. Alla fine si contarono quasi 5.000 granate. Poi il cerchio si strinse sulla città e lo scontro divenne l’arma bianca; la parte più pericolosa la giocarono i Parà della Nembo: conquistarono l’ospedale, lo persero, poi lo ripresero grazie all’appoggio dei carri Sherman. Con l’alba del 9 luglio le pattuglie della Nembo riprovarono ad avanzare tra le case ma i nazisti avevano già abbandonato la città. La strada per Ancona era aperta.
Vicino a Filottrano c’è un luogo decisamente magico ed un pò suggestivo: è una collina che si chiama Monte Polesco che ospita nella sua cima una splendida villa, “Villa Spada“.
La villa ha origine da una casa abitata per secoli dalla famiglia Gentiloni, poi trasformata dai Laviny prima e dagli Spada poi verso il ‘6/700 nella villa attuale. E’ una dimora un po’ particolare per questa sua immersione nel verde, per le sue forme simmetriche, per le sue decorazioni interne non pretenziose ma di estremo buon gusto: tele dipinte a succhi d’erba che ne fanno però una cosa rara.
Una villa carica di storia.
Filottrano è il paese di Michele Scarponi, gran secondo nel giro d’Italia 2011, poi visto vincitore per la squalifica di Contador. Ma è anche la mecca dei gruppo rock con la sala musica che ospita 130 giovani ogni settimana e corsi musicali per ogni gusto.
Il punto di ritrovo storico dei filottranesi giovani e meno giovani sono le Logge di Piazza a Piazza Mazzini.
Altro punto di ritrovo da citare è il pub-osteria “Sir Patrick“: è situato pochi passi dal centro di Filottrano, caratteristico pub nello stile irlandese ma con profonde tradizioni italiane.
Altre info utili: www.comune.filottrano.an.it
DOVE DORMIRE A FILOTTRANO
Bed and Breakfast I TRE PULCINI
Via Marinuccia Alta 4 60024 – Filottrano (AN) Tel. 0717222361 Cell. 3480827233
Azienda Agrituristica Biologica LA ROVERELLA
Via S. Pietro, 37 60024 Filottrano (AN) – Tel & Fax 071.7222178 cell:333.5825144
Agriturismo IL MORO DEGLI ALPACA
Via San Pietro, 11 60024 Filottrano (AN) TEL. 071-7223638